domenica 18 ottobre 2009

Un anno dopo...

Un anno. eh già, è passato più di un anno dall'ultima volta che ho scritto qualcosa su questo blog. Diciamo che l'ho proprio abbandonato.
Il perchè non lo so.. non c'è un motivo, forse un insieme di cose più che altro.
Sono stata impegnata e presa con mille cose e mille pensieri, e ho parlato (e scritto) tanto con alcune persone, che non aveva senso venire qua a scrivere ancora.
Non aveva senso e io non ne avevo poi molta voglia, se no qualcosa da "dire" l'avrei trovato comunque.

Ora sono qui, non so perchè. Forse perchè mi sto un po' annoiando oggi e quindi scrivo per passarmi il tempo. Forse perchè oggi mi va di scrivere.
Ma poi...serve davvero un motivo?

Un anno. Un anno assurdo, particolare, decisamente pieno. Mille ricordi, mille esperienze indimenticabili.
E l'aggettivo "indimenticabili" non lo sto usando solo nella sua accezione più bella.
Anzi.

Un anno iniziato male. E per un po' di tempo continuato pure peggio.
Una serie di brutte notizie una dopo l'altra nell'arco di così poco tempo che a volte era davvero dura..

Un anno in cui sono stata a Roma, Milano e Padova ogni volta che ho potuto, passando giornate uniche con persone uniche.
[ho anche spento una candelina un po' in anticipo perchè delle amiche volevano festeggiare con me il mio compleanno, e non sarebbe stato possibile farlo il giorno giusto]

Ho rivisto Ligabue all'Arena, proprio poco tempo fa.
E se è possibile, questo concerto è stato anche meglio di quello dell'anno scorso (quello delle foto dell'altro post, quello della macchina fotografica rubata, quello per cui quest'anno tutti - proprio tutti - mi hanno ripetuto mille volte "stai attenta questa volta")

Sono stata a Francoforte, Parigi e Londra, in quest'ordine e nell'arco di pochi mesi.
Ho visto il tramonto dalla Tour Eiffel, dalle sponde del Mein e passeggiando per le strade di Londra.
Sono stata a Disneyland, dove veramente il mondo è un altro, magico e unico.
E sul mio letto, dopo tutti questi viaggi (e non solo per i viaggi) ci sono mille pupazzi nuovi. C'è uno Stitch gigantesco, Nemo pacioccoso, un orso nuovo.

In quest'ultimo anno ho dato l'ultimo esame universitario della mia vita. Ed è stata duraaaa! Non so quante volte dentro di me sentivo di essere sul punto di mollare tutto. Ma ho resistito. E ne è valsa la pena! La soddisfazione è stata così grande che mi sembrava di volare ^^

Ho dipinto, creato, colorato, assemblato, smontato.

Ho riso tantissimo.
E ho pianto tantissimo.

E in certi momenti, quelli più duri, quelli che è sempre più faticoso mandare giù, ho capito su chi posso contare. E su chi no.
Perchè quando hai bisogno di qualcuno... qualcuno c'è, e qualcuno no.
Ma quel "qualcuno" che c'è sempre (e non sto parlando di una sola persona - e i diretti interessati lo sanno che sto parlando di loro ^^ - ) rende tutto più speciale.
:)

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